Il baratto amministrativo a Cellamare ancora sospeso, il consigliere Vurchio scrive al Prefetto

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Con una nota giunta in redazione, il consigliere comunale di Cellamare, Gianluca Vurchio, lamenta di non  essere venuto in possesso del verbale stilato in una delle due sedute consiliari nei giorni dell’11 e 13 novembre e  con all’o.d.g. la questione del baratto amministrativo.  

Di giorni fa la denuncia circa una serie di carenze nell’ambulatorio vaccinale di Cellamare, ora la questione diventa più specificamente politico/amministrativo. Vurchio avrebbe scritto al Prefetto di Bari richiamando le normative circa le tempistiche burocratiche delle amministrazioni comunali e la possibilità dell’accesso agli atti.

Il baratto amministrativo è un contratto che viene stipulato tra una amministrazione pubblica e un cittadino, quest’ultimo  si impegna con lavori socialmente utili al fine di sanare la propria posizione debitoria.

Gianluca Vurchio è stato da poco eletto  presidente della Consulta Anci dei Giovani amministratori comunali pugliesi  ed ha partecipato ad alcuni impegni istituzionali proprio nei giorni delle convocazioni delle commissioni.

 “Non contesto la convocazione” – commenta Vurchio – “ma il fatto che sto attendendo da quasi 30 giorni un verbale di una seduta di commissione che è un atto pubblico e che oggi non mi è stato ancora trasmesso nonostante i solleciti”.

Si è  da tempo aperta una crepa nella maggioranza guidata dal sindaco Michele De Santis, sono ormai note le tensione con l’ex sindaco Michele Laporta e lo stesso Vurchio.

Il sindaco De Santis,  interpellato dalla redazione,  ci ha promesso un celere riscontro che sin ad ora non abbiamo ricevuto.  Attendiamo ancora,  per entrare di più nel merito della diatriba.

Antonio Carbonara

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