Hotel Paradiso della compagnia Familie Flöz al Petruzzelli di Bari

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Familie Floez - Hotel Paradiso www.floez.net

Dopo il lungo prologo dedicato a Shakespeare, mercoledì 28 e giovedì 29 dicembre alle ore 21,00 lo spettacolo Hotel Paradiso della compagnia berlinese Familie  Flöz inaugura al Teatro Petruzzelli la stagione comunale di prosa 2016/17 di Bari realizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese (per informazioni e biglietti www.teatropubblicopugliese.it).

Un gioiello noir ambientato nelle Alpi pieno di umorismo, sentimenti travolgenti e un tocco di melanconia che incanterà il pubblico barese. Strane cose accadono nel tranquillo Hotel Paradiso, un piccolo albergo di montagna gestito con pugno di ferro dalla anziana capo-famiglia. Ci sono quattro stelle che orgogliosamente troneggiano sull‘entrata e una fonte che promette la guarigione di malattie fisiche e psichiche. Ma si intravedono nubi all‘orizzonte. Il figlio sogna il vero amore mentre combatte una dura battaglia con la sorella per mantenere il controllo sulla gestione dell‘albergo. La donna del piano ha un problema di cleptomania e il cuoco ha una passione, quella di macellare, non solo animali… Quando il primo cadavere affiora, tutto l‘albergo scivola in un vortice di strani avvenimenti. Fra le alte vette delle Alpi si aprono abissi da cui è impossibile fuggire. La chiusura dell’albergo sembra a questo punto solo una questione di tempo. Si sa, un cadavere non porta mai bene… Familie Flöz in versione noir! HOTEL PARADISO Un’opera di Familie Flöz di Sebastian Kautz, Anna Kistel, Thomas Rascher, Frederik Rohn,Hajo Schüler, Michael Vogel e Nicolas Witte. Una produzione di Familie Flöz, Theaterhaus Stuttgart, Theater Duisburg.

Familie Flöz (Flöz è il nome di uno strato geologico contenente preziose materie prime) fa teatro servendosi di mezzi che vengono “prima“ del linguaggio parlato. Ogni conflitto si manifesta prima di tutto nel corpo. Il conflitto corporeo è l’origine di ogni situazione drammatica. Tutte le pièce teatrali hanno origine da un processo creativo-collettivo, nel quale tutti gli interpreti fungono anche da autori di figure e di situazioni. Nel corso di svariate improvvisazioni, il gruppo individua un tema, raccoglie materiale drammatico e ne discute ancora molto a lungo, prima di mettere in gioco le maschere. Similmente a un testo, una maschera porta con sé non solo una forma, ma anche un contenuto. Il processo di sviluppo di una maschera, che va dalla sperimentazione sul palco, fino alla simbiosi attore/maschera è determinante per il risultato. Il paradosso fondamentale della maschera, cioè il fatto di celare un viso animato dietro una forma statica e con essa di creare figure viventi, costituisce per l’attore una vera e propria sfida da raccogliere. E non solo per lui. La maschera prende vita innanzitutto nell’immaginazione dello spettatore, il quale, in questo modo, ne diventa, in una certa misura, anche il creatore. Ricettivi anche verso le reazioni degli spettatori, con uno sguardo critico sempre rivolto al proprio lavoro, tutte le produzioni Flöz vengono spesso modificate nel corso del tempo, sviluppando così la loro pienezza e intensità.

di Antonio Carbonara

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