Gli spettacoli in Puglia del TPP

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Domani, venerdì 6 aprile, nove spettacoli nei Comuni soci del Teatro Pubblico Pugliese (dove non specificato gli spettacoli cominciano alle 21.00). Il programma

 

 

A Bari-Teatro Abeliano

AHIA!

progetto Senza Piume Teatro

con Lucia Zotti e Raffaele Scarimboli

drammaturgia e regia DAMIANO NIRCHIO

Lassù… O laggiù… Insomma, in quel luogo dove le anime si preparano a nascere per la prima o per l’ennesima volta, c’è un problema: una piccola anima proprio non ne vuole sapere di venire al mondo. L’Ufficio Nascite e il Signor Direttore le hanno provate tutte per convincerla, ma niente! Possibile?Tutti fanno la fila, si danno dei gran spintoni pur di vedere com’è fatta la Vita… e lei invece proprio non ne vuole sapere. Una donna anziana che racconta dell’essere bambini, della paura del Dolore e delle piccole e grandi difficoltà: la fatica, la delusione, la paura di non farcela, la malattia. E di quel rifiuto, dei piccoli come dei grandi, di affrontare e attraversare tutto ciò che non è piacevole, facile, immediatamente ottenibile, faticoso. Ma soprattutto per raccontare la gioia della Vita. E scoprire che forse, proprio come nelle fiabe, senza quegli scomodi “Ahia!” non si può costruire nessuna felicità. Uno spettacolo pensato per tutte le età, in cui provare a mettere in delicato e poetico equilibrio la narrazione di contenuti profondi e la colorata ironia del gioco scenico.

A Barletta, Teatro Curci domani e sabato alle 21.00 e domenica 8 alle 18.30

e poi martedì 10 e mercoledì 11 a Foggia Teatro Giordano

Il sindaco del Rione Sanità

regia Mario Martone

con Francesco Di Leva, Giovanni Ludeno

Il sindaco del Rione Sanità è una commedia di Eduardo De Filippo in cui il protagonista, Antonio Barracano è “il sindaco” della Sanità. Qui amministra le vicende del rione, un “uomo d’onore” che distingue tra “gente per bene e gente carogna”. In una sorta di ribaltamento del sistema legalitario, Don Antonio si avvale da anni dell’aiuto di Fabio Della Ragione, un medico che, con la sua opera, sostanzialmente impedisce di portare alla conoscenza della Legge i risultati delle sparatorie e dei regolamenti di conti che avvengono nel quartiere. Chi “tiene santi” va in Paradiso e chi non ne tiene va da Don Antonio, è così da sempre. Quando però gli si presenta disperato Rafiluccio Santaniello, il figlio del fornaio, risoluto ad ammazzare il padre Arturo, Don Antonio, cogliendo nel giovane la stessa determinazione che lo spinse all’omicidio in gioventù, si propone come mediatore avviandosi così all’incontro fatale con Arturo.

A Polignano a Mare, Teatro Vignola

Alla moda del varietà

scritto e interpretato Antonella Carone, Loris Leoci, Tony Marzolla

supervisione artistica MARINELLA ANACLERIO

“Lei è un cretino, s’informi!”Antonio de Curtis in arte Totò

Come dimenticare la verve di Petrolini, lo swing fresco del Trio Lescano, i tic di Wal- ter Chiari o le macchiette di Nino Taranto? Tre attori conducono un viaggio nel secolo scorso, nell’universo luccicante e spensiera- to del Varietà, dagli esordi che strizzava- no l’occhio alla moda del Cafè Chantant fino alle popolari trasmissioni televisive. Tra una mossa della Sciantosa e una rima del Gagà, questo “carosello” del Varietà è anche un tributo all’Amore, lungo una gamma che va dalla delicatezza di vec- chie canzoni suonate e cantate dal vivo all’irriverenza di sketch esilaranti.Gli attori diventano di volta in volta abi- li trasformisti, versatili musicisti, duettisti, ballerini e finedicitori in un “amarcord” eccentrico fatto di poesia e risate d’altri tempi.

A Gioia del Colle, Teatro Rossini

Intimità

regia di Lorenzo Maragoni

con Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo, Andrea Tonin

regia LORENZO MARAGONI

Menzione speciale al Premio Scenario 2017

Questo lavoro racconta una storia d’amore tra tre attori ed un pubblico. Per farlo esplora il rapporto che li lega. L’ineluttabile stato di dipendenza per cui gli uni non possono esistere senza gli altri. Si va così alla ricerca di un equilibrio tra le rispettive disponibilità a lasciarsi sorprendere, comprendere, ascoltare. Una confessione in piena regola, una messa a nudo sincera, che ci tocca e ci diverte.

Questo spettacolo vuole esplorare la ricerca di un equilibrio tra le reciproche disponibilità a lasciarsi comprendere, sorprendere, ascoltare. Vuole essere un contesto sperimentale in cui confrontarci con la nostra disponibilità ad essere o non essere: in intimità. Il risultato è una confessione in piena regola, una messa a nudo sincera, che ci tocca e ci diverte

A Bisceglie, Teatro Garibaldi

Piano Solo. da Haydn e Beethoven alla musica contemporanea americana

con Emanuele Arciuli

Già premio nel 2011 della critica musicale italiana ‘Franco Abbiati’ come pianista dell’anno, con una nomination per i ‘Grammy Award’, è difficile riassumere il curriculum di uno dei pianisti più apprezzati della scena internazionale. Il programma prevede Andante e Variazioni in fa minore di Haydn, una delle opere più moderne, quasi profetica del Romanticismo, l’ultima Sonata di Beethoven, l’op.111, di metafisica astrazione e già protesa verso la modernità. E quindi un breve percorso americano con “In a Landscape” di John Cage, composto nel 1946, un brano di sorprendente cantabilità, che anticipa le atmosfere minimaliste di qualche decennio successivo. E “Phrygian Gates” di John Adams, manifesto del minimalismo americano, nel quale tuttavia sembrano echeggiare certe sonorità (e l’energia vulcanica) proprio dell’ultimo Beethoven.

A Conversano, Teatro Norba,

Farfalle

scritto e diretto da Ilaria Cangialosi

Lo spettacolo narra la storia delle sorelle Mirabal, nate ad Ojo de Agua (Repubblica Domenicana, tra il 1923-1960) sotto il severo regime trujillista. Le famiglie furono spogliate di ogni bene a favore della Patria, per ordine del generale Rafael Leónidas Trujillo. Il regime durò più di trent’anni, circa 30.000 haitiani furono uccisi in nome dello “sbiancamento razziale” a causa di una politica xenofoba, 50.000 vittime in tutto. Minerva, Patria e Maria Teresa Mirabal crebbero in una famiglia benestante, tra libri, musica, principi di tolleranza e amore, svilupparono così nei confronti del regime un senso di rivendicazione e giustizia. Hanno lottato durante tutta la loro vita contro il regime, nascondendo gli haitiani prima diventando attiviste poi, senza cedere mai alla paura. I loro ideali di parità, libertà e democrazia, indussero le tre sorelle a divenire l’anima del “Movimento 14 giugno” (movimento rivoluzionario nella lotta alla dittatura). La parola d’ordine del movimento era “Mariposas”, “Farfalle”.

Per la Danza:

A Lecce, Teatro Paisiello

  1. OSA – 10 esericizi per nuovi virtuosismi

di Silvia Gribaudi

con Claudia Marsicano (Premio UBU 2017 Nuova Attrice Under 35)

coreografia e regia SILVIA GRIBAUDI

  1. OSA è una performance che si inserisce nel filone poetico di Silvia Gribaudi, coreografa che con ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa con un linguaggio “informale” nella relazionale con il pubblico. R. OSA si ispira alle immagini di Botero, al mondo anni 80 di Jane Fonda, al concetto di successo e prestazione. R.OSA è uno spettacolo in cui la performer è una “one woman show” che sposta lo sguardo dello spettatore all’interno di una drammaturgia composta di 10 esercizi di virtuosismo. R.OSA è un’esperienza in cui lo spettatore è chiamato ad essere protagonista volontario o involontario dell’azione artistica in scena. R.OSA fa pensare a come guardiamo e a cosa ci aspettiamo dagli altri sulla base dei nostri giudizi. Lo spettacolo mette al centro una sfida, quella di superare continuamente il proprio limite. R.OSA è in atto una rivoluzione del corpo, che si ribella alla gravità e mostra la sua lievità.

A Putignano, Teatro Sala Margherita

Lo schiaccianoci e …l’impetuosa Clara!

Ideazione e coreografie Roberta Ferrara (Equilibrio Dinamico)

È la sera della vigilia di Natale: i confini tra realtà e sogno hanno il magico potere di dissolversi. Clara e tutti gli altri bambini attendono con grande trepidazione l’arrivo del padrino Drosselmeyer, un personaggio di quelli a cui solo Hoffman ha saputo dar vita, che passa con naturalezza dalla dimensione reale a quella dei sogni. Grazie a Drosselmeyer Clara conoscerà il misterioso mondo dello Schiaccianoci: il magico giocattolo che, prendendo vita nella notte di Natale, accompagnerà l’impetuosa e coraggiosa Clara in un viaggio nel suo mondo fatto di fate, fiori e tanti giocattoli o in battaglia contro i topi. Sconfitto l’intero regno maligno dei topi, Drosselmeyer trasformerà Clara in una principessa e lo Schiaccianoci in un bel principe, in un viaggio verso un mondo incantato nel bel mezzo di una tormenta di neve.

Info. www.teatropubblicopugliese.it

redazione

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