Gasdotto Tap: quasi in 500 davanti ai cancelli del cantiere

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Agenti di polizia in assetto antisommossa durante la protesta degli attivisti davanti al cantiere della Tap a Melendugno, nel Leccese, contro l'espianto degli ulivi dal tracciato del microtunnel e contro il progetto di approdo del gasdotto dell'Adriatico, 29 marzo 2017. ANSA/ CLAUDIO LONGO

Sono già circa in 500 i manifestanti assiepati davanti ai cancelli del cantiere Tap: alle 4 di questa mattina gli attivisti che protestano contro l’approdo del gasdotto nella località San Basilio di Melendugno, nel Salento, si sono dati appuntamento, un incontro che hanno chiamato “l’Alba di San Balisio”. Attendono, sotto una pioggia incessante, l’arrivo delle forze dell’ordine e dei tir che dovrebbero portare via gli ultimi ulivi espiantati e messi a riparo in una masseria poco distante per poi essere reimpiantati nella stessa area. Finora sono stati espiantati 183 dei 211 ulivi previsti. E’ però possibile che sia un’altra giornata di sospensione dei lavori, anche a causa della pioggia battente.

Intanto continua la raccolta di firme avviata dal sindaco di Melendugno, Marco Potì: il documento è un appello con cui si chiede al presidente del Consiglio, Gentiloni, di sospendere immediatamente i lavori del gasdotto. Finora hanno aderito all’appello 80 sindaci del Salento.

ansa

di Antonio Carbonara

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