La polizia di Lecce ha arrestato un uomo di 60 anni, Ubaldo Leo, già condannato per associazione mafiosa, con l’accusa di estorsione e danneggiamento seguito da incendio, aggravati dal metodo mafioso, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale del capoluogo salentino su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.
Il pregiudicato è ritenuto responsabile di una serie di condotte estorsive nei confronti di un imprenditore locale operante nel settore del noleggio con conducente, vittima di alcuni danneggiamenti seguiti da incendio che avevano riguardato le sue auto.
Gli inquirenti hanno acquisito le immagini di una telecamera di videosorveglianza che riprende il 60enne mentre appicca il fuoco a una vettura dell’imprenditore.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno svolto una serie di approfondimenti che hanno permesso di documentare e riscontrare una serie di avvicinamenti e “avvertimenti” alla vittima e ai suoi familiari da parte dell’aguzzino.
“Sono stato io ad incendiarti le macchine, se vuoi lavorare a Lecce devi darmi 10mila euro, hai un mese di tempo”, questa una delle frasi minacciose rivolte all’imprenditore che compaiono nel provvedimento restrittivo.
Gli agenti hanno riscontrato come l’indagato “abbia agito – è detto in una nota della questura – in piena aderenza alle modalità operative tipiche delle consorterie di stampo mafioso, consapevole che la sua stessa esposizione avrebbe evocato la forza intimidatrice promanante dal gruppo di appartenenza così da produrre uno stato di soggezione, tale da costringere le vittime a subire il potere criminale ( Ansa)
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