Esclusiva per Penelope Italia Onlus: dichiarazioni di Nicodemo Gentile per il processo dei fidanzati di Pordenone

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Al via in Corte di Assise, a Udine, il processo a carico di Giosuè Ruotolo, il militare campano di 27 anni accusato di aver ucciso i fidanzati Trifone Ragone (28 anni) e Teresa Costanza (30), fuori dal Palazzetto dello sport di Pordenone, nel marzo 2015.

Giosuè Ruotolo era ieri mattina presente in aula, per la prima volta dinanzi ai genitori di Teresa Costanza e del fratello di Trifone Ragone. Troppo crudeltà in quel delitto, per questo gli investigatori hanno messo in campo il massimo dell’impegno,  per arrivare a raccogliere più informazioni possibili e accertare la verità dei fatti. Nuovi e pesantissimi indizi schiacciano alla sua responsabilità il militare in carcere a Belluno. Si ha ormai la certezza che i messaggi ‘molesti’ verso Teresa siano stati inviati da postazioni appartenenti alla caserma dove lavorava Giosuè che, nei giorni in cui sono stati inviati, era al lavoro.

In esclusiva per l’associazione Penelope Italia abbiamo sentito l’avv. Nicodemo Gentile che assiste Gianni Ragone, fratello di Trifone.

Finalmente è partito il processo, giornata tecnica dedicata alle questioni preliminari e la costituzioni delle parti, emotivamente intensa perchè i famigliari per la prima volta si sono trovati di fronte a Giosuè Ruotolo e quindi grande tensione in aula. Il processo è partito, la corte ha fatto capire che intende avere tempi molto veloci e quindi un processo che entrerà nel vivo a partire dalla prossima settimana con i primi testimoni della Procura, siamo fiduciosi, la Corte è molto attenta e quindi partirà queste richiesta di giustizia con un affidamento totale verso i magistrati“.

 di Antonio Carbonara

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