Digressione Music – Esce il disco “Sette” di Vittorio Pasquale ispirato alle opere di Misericordia

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È il numero del perfetto equilibrio a regolare l’opera «Sette» del compositore lucano Vittorio Pasquale che, ispirandosi alle corrispondenti opere di Misericordia, ha elaborato per sette strumenti una partitura in sette parti, delle durata di sette minuti ciascuna, in uscita per Digressione Music lunedì 20 novembre (distribuzione Milano Dischi e Naxos Usa).

 

 

Vincitore del bando della SIAE Sillumina, Copia privata per i giovani, per la cultura (Edizione 2016), Nuove opere, il progetto di Vittorio Pasquale viene presentato in anteprima domenica 19 novembre, con un doppio appuntamento tra Bari e Molfetta. In mattinata, alle ore 12, al Megastore Feltrinelli di Bari, il compositore verrà intervistato dal giornalista e critico musicale Fabrizio Versienti, mentre alle 20.30 «Sette» verrà eseguita dal vivo nel Salone del Museo Diocesano di Molfetta, la città dell’etichetta discografica Digressione, dalla quale Vittorio Pasquale ha ricevuto la commissione dell’opera durante l’Anno della Misericordia indetto da Papa Francesco alla fine del 2015.

«Sette» è, infatti, una creazione di musica contemporanea ispirata alle sette opere di Misericordia (spirituali e corporali) nella quale il numero di riferimento viene utilizzato come guida e vincolo formale. Incisa da un ensemble da camera formato da Marco Misciagna (primo violino), Ievgeniia Iaresko (secondo violino), Vincenzo Anselmi (viola), Giuseppe Carabellese (violoncello), Antonino Maddonni (chitarra), Marco Pasculli (fisarmonica) e Vitantonio Gasparro (percussioni), l’opera rimanda alle infinite varianti e suggestioni del numero sette, gravido di implicazioni mistiche e significati simbolici. Infatti, l’opera di Pasquale, pur non essendo concepita come musica sacra, anche perché non prevede l’uso di testi (e voci), ha comunque una pulsione tutta spirituale nel tradurre in musica il senso degli atti di Misericordia dal quale trae ispirazione.

Nel primo pezzo, «Bread» (Dare da mangiare agli affamati/Consigliare i dubbiosi), Pasquale rilegge il testo del «Padre Nostro» accostato alla necessità di pregare l’Altissimo perché guidi l’uomo in una condotta secondo verità, mentre nella seconda composizione, «Water» (Dare da bere agli assetati/Insegnare agli ignoranti), la musica evoca l’acqua come fonte primaria di vita e sete di conoscenza. «Sette» prosegue con «White» (Vestire gli ignudi/Ammonire i peccatori), in cui la nudità del corpo viene messa in contrasto con il vestito, segno della condizione spirituale dell’uomo, prima di aprire le porte ad «Angels» (Ospitare i Forestieri/ Consolare gli afflitti), pagina che rappresenta idealmente e graficamente il punto centrale da cui origina la divisione speculare dei sette brani e nella quale l’immagine descritta in musica è quella dell’incontro degli angeli con Lot alla porta di Sodoma. L’opera prosegue con «The Rite» (Assistere gli ammalati/Consolare gli afflitti), evocazione del rito della visita agli infermi attraverso una divisione tripartitica della composizione (visita, pianto, consolazione), e con «Peter’s Dream» (Visitare i carcerati/perdonare le offese), in cui la musica rimanda allo stato onirico di Pietro piantonato da due soldati, prima di chiudersi con «From the Earth» (Seppellire i morti/pregare Dio per i vivi e per i morti), rappresentazione sonora del rito della sepoltura con una preghiera che s’innalza dalla terra verso l’alto.

redazione

 

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