Digital divide: la Fase 2 e la comunicazione giusta

0
1055

Prima o poi la Fase 2 dovrà avere inizio e, in questo senso, trovo un’ottima idea quella del governo di istituire una task force che si occupi del dopo. Auspico anche che venga presto ripresa anche dalla Regione Puglia.

L’Italia tutta ha bisogno anche di ripartire, di ripensare la propria socialità e la propria economia. Allora ben vengano iniziative come quella governativa che sotto la guida di Vittorio Colao, ex numero 1 di Vodafone tra le altre cose, ha riunito una gruppo di persone e di competenze di alto livello.

Obiettivo della task force è quello di progettare la Fase 2, conciliando esigenze di carattere sanitario e quelle di carattere economico. Non è pensabile, infatti, che il Paese rimanga fermo ancora a lungo. La ripresa delle attività, dalle più grandi alle più piccole deve arrivare quanto prima.

Tra un grande cantiere e la riapertura del bar in fondo alla strada c’è tutto il mondo economico e sociale italiano. Si, non dimentichiamo che grazie alle piccole (e piccolissime) e medie imprese questo paese regge sui mercati internazionali nonostante il terzo debito pubblico al mondo.

In questo scenario di analisi e progettazione, restando in tema con la rubrica “Digital Divide”, suggerisco di occuparsi di tecnologia e di digitalizzazione. Come ho già segnalato in questo articolo, è soprattutto il Mezzogiorno a necessitare di più risorse e maggiore attenzione. Questo potrebbe rappresentare una grande opportunità per tutti.

Come ci ha dimostrato questa pandemia, infatti, il rischio di puntare su una sola zona del paese è quello che nel caso in cui si verifichi l’imponderabile, si ferma tutta Italia.

Un aspetto che sarà fondamentale, infine, per tutti i settori e tutte le attività sarà la comunicazione. Proprio così, tutti dovremo dire e fare qualcosa per la ripresa di tutto il sistema e soprattutto le imprese non potranno più affidarsi a vecchi schemi e vecchie campagne promozionali. Nessuno potrà permettersi di buttare soldi, ad esempio, per pubblicizzare un prodotto o un servizio ad un pubblico generico. Ecco allora che avranno un ruolo centrale i social network e coloro che sanno adoperarli.

Il meccanismo top/down delle vecchie modalità di informare e comunicare è finito da un pezzo ma ci è voluto un virus per far capire a tutti le potenzialità della rete. Ad esempio, pensa a quanti hanno scoperto le video call e quindi software come zoom o skype. Bene, ora non bisogna dimenticare tutto e tornare a fare gli errori di prima. E’ tempo di mettere a frutto quello che hai imparato.

Gennaro Del Core

LASCIA UN COMMENTO