Delitto Sara Scazzi: ritardi sentenza, accertamenti

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Il Ministro della Giustizia ha avviato accertamenti preliminari sul caso dei ritardi nella motivazione della sentenza per la morte di Sarah Scazzi. Lo confermano fonti del ministero in merito a quanto riportato on line dalla Stampa, che proprio oggi nell’edizione cartacea ha sollevato il caso. L’ispettorato generale chiederà informazioni al presidente corte d’Appello.

La sentenza del processo di secondo grado per l’omicidio di Sarah Scazzi (26 agosto 2010) venne pronunciata dalla Corte di assise di appello di Taranto (presidente Patrizia Sinisi) esattamente un anno fa, il 27 luglio 2015. La Corte confermò l’ergastolo per Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, ritenute autrici materiali del delitto, e quella ad otto anni di reclusione per Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima, per soppressione di cadavere. Il giudice a latere di quella sentenza, Susanna De Felice, è anche il magistrato incaricato di redigere le motivazioni, e nel periodo in cui il processo si stava concludendo era anche componenti di una commissione per un concorso in magistratura. Per questo motivo nei mesi scorsi aveva anche chiesto e ottenuto una proroga dei termini di deposito delle motivazioni della sentenza.

Fonte Ansa

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