Cronaca: 80% degli omicidi sono ancora irrisolti, indagine Csm

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A suspected mafia clan boss and his brother-in-law were shot dead in San Marco in Lamis, near the southern city of Foggia, along with two other people who were probably eye-witnesses to the hit, Italy, 09 August 2017. Mario Luciano Romito, the 50-year-old leader of a group that is said to be at war with the Libergolis clan in the Gargano area of Puglia, was found dead in a Volkswagen Beetle. Romito's brother-in-law, driver Matteo De Palma, was also killed, investigative sources said. The two other victims may have been farmers as the van they were traveling contained farm tools. The 'commando' of four or five gunmen that carried out the hit is thought to have chased down the van after murdering the men in the Beetle. One of the men in the van was found dead at the scene while the other died of his injuries in hospital. ANSA/FRANCO CAUTILLO

L’80 per cento dei 300 delitti di sangue che dagli anni Ottanta ad oggi sono ascrivibili alla mafia del foggiano “sono ancora irrisolti” cioè senza un colpevole. Il dato allarmante è nella risoluzione della Sesta Commissione del Csm, che tira le somme di un giro di audizioni di vertici degli uffici giudiziari, delle forze di polizia e dell’avvocatura, fatte in Puglia all’indomani dell’ultimo sanguinoso agguato nel Gargano costato la vita anche a due testimoni.

Si tratta di una mafia “feroce e profondamente radicata sul territorio, su cui esercita un vero e proprio controllo militare”. Un radicamento che in alcuni contesti “è così forte, da produrre una generalizzata omertà”, che in alcuni casi diventa “connivenza” se non addirittura “consenso”. Le denunce sono “pressochè inesistenti e i pochi cittadini che le presentano quasi sempre ritrattano”. Dal 2007 non ci sono pentiti e “recenti inchieste hanno dato conto della capacità della mafia foggiana di infiltrarsi nella pubblica amministrazione”.

ansa

redazione

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