Crac Divania e condanna Unicredit, interviene la Filca-Cisl di Bari

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“La sentenza con cui il tribunale di Bari ha condannato Unicredit è un’ottima notizia e rafforza la battaglia che stiamo portando avanti da sempre, una battaglia di legalità e giustizia sociale”.

Lo ha dichiarato Antonio Delle Noci, segretario generale della Filca-Cisl di Bari, commentando la sentenza con la quale Unicredit è stata condannata a pagare 7,6 milioni di euro in favore della curatela del fallimento di Divania, la società produttrice di divani dichiarata fallita nel 2011.

Abbiamo sempre ricordato – spiega Delle Noci – che dai documenti agli atti del processo emerge che Divania sarebbe fallita a causa del comportamento scorretto di funzionari di Unicredit, che avrebbero prospettato al titolare del salottificio operazioni ed investimenti diversi da quelli in realtà effettuati, provocando gravissime perdite economiche. Una vera beffa per una società solida e strutturata, che secondo il ministero dell’Industria era il settimo produttore italiano di mobili imbottiti, impiegava 430 operai nel suo stabilimento di 40 mila metri quadrati coperti ed aveva un fatturato di 70 milioni di euro. Continuiamo ad essere fiduciosi nella giustizia –conclude Delle Noci – e ci auguriamo davvero che il processo in corso possa accertare verità e responsabilità, assicurando la giustizia ai 430 lavoratori coinvolti”.

 “Si tratta di una vicenda simbolica e indicativa dei tempi che stiamo vivendo – commenta Franco Turri, segretario generale della Filca nazionale – perché è la prova dello strapotere bancario e finanziario che ha come unico obiettivo il profitto, sempre e comunque. Ecco perché è necessario trovare nuovi strumenti per garantire credito alle imprese: una possibilità concreta è quella di permettere ai fondi pensione di investire le sue ingenti risorse, pari a decine di miliardi di euro, in economia reale, come accade già negli Usa e in Canada”.

Fonte Uffici stampa Filca-Cisl di Bari

di Antonio Carbonara

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