Componenti non sicuri per Boeing 787 Dreamliner, a processo manager e dipendenti di due società brindisine

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il gup del tribunale di Brindisi Simone Orazio ha disposto il rinvio a giudizio per sette imputati e due società coinvolte nell’inchiesta della Procura di Brindisi su forniture, ritenute dagli inquirenti non sicure, di componenti per il Boeing 787 Dreamliner, e per reati di tipo ambientale riconducibili alle attività svolte dalle due aziende: ‘Processi Speciali’ e ‘Manifacturing Process Specification’. I sette imputati sono accusati di aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati che vanno dall’attentato alla sicurezza dei trasporti, all’inquinamento ambientale, alla frode in commercio in danno di Leonardo spa Divisione Aerostrutture e di The Boeing Company Usa.
A processo andranno manager e dipendenti delle società Processi Speciali e Manifacturing Process Specification: Vincenzo Ingrosso, di 77 anni, e i suoi tre figli Antonio, di 52 anni, Alberto, di 37, e Alessandro, di 47, Domenico Salamino, di 45 anni, Salvatore D’Isanto di 42, e il 37enne Sirio Virgilio Zecchini.

L’ipotesi investigativa è che le due società, per risparmiare sull’acquisto di materie prime, avrebbero utilizzato leghe di alluminio difformi da quelle previste nei progetti, e titanio puro utilizzato al posto della lega di titanio richiesta per realizzare le componenti aeree (ansa).

redazione

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