Compagnia Diaghilev: Progetto Artisti nei territori

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COMPAGNIA DIAGHILEV
Residenze a Teatro

Progetto Artisti nei territori

Regione Puglia Assessorato Industria Turistico e Culturale | Ministero della Cultura
in collaborazione con il Comune di Mola di Bari Assessorato alla Cultura

Compagnia Extraordinario
martedì 30 marzo, ore 19

conversazione su piattaforma Zoom con Riccardo Spagnulo sul tema

IL CATTIVO DEL BARDO

link con accesso gratuito https://us02web.zoom.us/j/81168615263

I personaggi negativi dell’universo Shakespeare sono al centro dell’incontro online «Il cattivo del Bardo» che, martedì 30 marzo (ore 19), la Compagna Diaghilev propone nell’ambito del progetto di residenza «Artisti nei territori» sostenuto da Regione Puglia e Ministero della Cultura in collaborazione con il Comune di Mola. Si tratta di una conversazione ad accesso gratuito al link https://us02web.zoom.us/j/81168615263 della quale sarà protagonista Riccardo Spagnulo. Introdotto da Paolo Panaro, Spagnulo tratterà il temain prospettiva di un prossimo allestimento teatrale della Compagnia Extraordinario (da lui fondata e diretta) al termine di un progetto di studio in residenza. Si tratta di un percorso di ricerca su temi di interesse contemporaneo nell’opera di William Shakespeare. Nei suoi play sono affrontate passioni eterne dell’animo umano (amore, odio, invidia, follia, ambizione e vendetta) all’interno di costruzioni narrative che trovano come sfondo lotte di potere e la precarietà della vita. Elementi che restano quiescenti nella nostra società attuale, solo aggiornati alle categorie economiche e politiche del presente. Re, guerrieri, duelli lasciano il posto a politici, squali della finanza e azioni più o meno legali, dipingendo un quadro del nostro tempo a tinte fosche, tanto quanto quelle evocate dal teatro barocco di età elisabettiana. In particolare, l’analisi sui testi del Bardo si sofferma sulle figure in negativo del villain: Edmund del «Re Lear», Gloucester del «Riccardo III», Iago dell’«Otello», Shylock del «Mercante di Venezia» e Lady Macbeth, paradossalmente tra le più interessanti e amate della produzione scespiriana. Lo scopo è di indagare la costruzione psicologica del personaggio, che Shakespeare affida al ruolo di antagonista, cercando di realizzare un ritratto a tutto tondo di queste figure. A prima vista subdole e spietate, rivelano in controluce ferite e traumi insanabili. Insomma, nessuno può essere cattivo per definizione.


Compagnia Eufonia – Astragali Teatro
mercoledì 31 marzo, ore 19
STORIA DELL’OCCHIO
drammaturgia e regia di Fabio Tolledi
con Fabio Tolledi e Mauro Tre
recital live streaming dal Teatro Van Westerhout di Mola di Bari su piattaforma YouTube

link con accesso gratuito https://youtu.be/VI8GCEWoXCk

Il progetto di residenza «Artisti nei territori» prosegue mercoledì 31 marzo (ore 19) con la diretta gratuita in streaming al link https://youtu.be/VI8GCEWoXCk dello spettacolo «Storia dell’occhio», una coproduzione Compagnia Eufonia-Astragali Teatro per la drammaturgia e regia di Fabio Tolledi, che sarà in scena con Mauro Tre dal Teatro van Westerhout di Mola di Bari. La pièce è un recital teatrale per attore e musicista: un percorso attraverso la poesia europea del ‘900 dedicato a Georges Bataille. Suono, musica e poesia si intrecciano, tessono trame nel corpo, nella voce. Georges Bataille ne «L’erotismo» definisce la poesia «il mare che si unisce al cielo». Pertanto Tolledi e Tre hanno iniziato questo cammino seguendo le tracce indicate da Bataille per scoprire, ancora una volta, come il suono della poesia possa reinventare il mondo, abitare poeticamente il mondo nella voce che vibra, che trasforma i luoghi. I due artisti si sono messi in cammino con le parole di Edmond Jabès, Paul Celan, Rainer Maria Rilke, Vittorio Bodini e molte altre voci che, via via, accompagnano il viaggio. Quel viaggio rappresentato dall’incontro tra scrittura poetica, musica e immagini all’interno del quale un nucleo fecondo di suggestioni coinvolge gli spettatori nella scoperta delle parole, pronte a trasformarsi in corpo e vita. Perché la poesia è il mondo che diviene nostro. E i suoni delle voci di questo spettacolo parlano di una resistenza poetica, di una profonda consapevolezza del fare poetico. Insomma, della parola che si fa essenza e sostanza del dire.

redazione

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