COLLEGIUM MUSICUM – DOMANI martedì 28 novembre, al Teatro Abeliano il flautista Mario Caroli e la compositrice Silvia Colasanti

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«Dall’Ottocento al contemporaneo»
 

 

Prosegue la ventottesima stagione musicale del Collegium Musicum, con un appuntamento nel quale saranno presenti uno dei migliori flautisti al mondo, il pugliese Mario Caroli, e la pluripremiata compositrice Silvia Colasanti, con una prima assoluta.

 

 
Martedì 28 novembre, ore 20,30
Nuovo Teatro Abeliano – Bari
 

Martedì 28 novembre, alle 20,30, prosegue nel Nuovo Teatro Abeliano di Bari (via Padre Kolbe 3) la ventottesima stagione musicale del Collegium Musicum, con la direzione artistica del maestro Rino Marrone: l’appuntamento si intitola «Dall’Ottocento al contemporaneo» e vedrà impegnato l’ensemble del Collegium Musicum diretto dallo stesso Marrone, con protagonisti uno dei migliori flautisti al mondo, il pugliese Mario Caroli, solista nel Concerto in mi minore op. 57 per flauto e orchestra d’archi (1819) di Saverio Mercadante; Caroli sarà anche solista nella Partita per flauto e orchestra d’archi (2015) della compositrice Silvia Colasanti, della quale sarà eseguito anche un brano in prima assoluta, scritto su commissione del Collegium Musicum: «Aria», per orchestra d’archi e percussioni (2023). La stessa Colasanti, tra le più apprezzate compositrici dell’ultima generazione, sarà presente al concerto e interverrà per una presentazione delle sue musiche. Il programma sarà completato dalla «Antiche danze e arie III suite per liuto» (in una libera trascrizione per orchestra d’archi del 1931) di Ottorino Respighi. L’intero concerto sarà eseguito in anteprima in matinée, alle 10,30 per le scuole, sempre all’Abeliano. Info e prenotazioni: 340.499.38.26. Biglietti a 10 euro (intero), 7 euro (ridotto per over 65, studenti e disabili). 

Vincitore a 22 anni dello storico Premio Internazionale Kranichsteiner Musikpreis di Darmstadt, Mario Caroli si è rivelato come uno dei solisti più sensibili, più camaleontici e più ricercati sulla scena internazionale. Coraggioso esploratore della totalità del repertorio, è a suo agio tanto nella musica antica che nelle frange più estreme del contemporaneo, dove i più grandi compositori di oggi hanno scritto per lui splendide pagine solistiche, elevandolo al rango di interprete d’elezione. È presente tanto nelle più grandi sale da concerto del mondo (dalla Philharmonie di Berlino alla Suntory Hall di Tokyo, dal Lincoln Center di New York al Konzerthaus di Vienna alla Royal Festival Hall di Londra) quanto nelle scuole, nelle prigioni e negli ospedali. Ha inciso circa 40 dischi lodati dalla critica del mondo intero e lo si può regolarmente ascoltare in radio e in televisione. Laureato in Filosofia, Caroli insegna flauto alla Musikhochschule di Friburgo e suona su un flauto Miyazawa in platino.

Silvia Colasanti, nata nel 1975, si è formata al Conservatorio di Santa Cecilia con Luciano Pelosi e Gian Paolo Chiti. Si è poi perfezionata con Fabio Vacchi, Wolfgang Rihm, Pascal Dusapin e Azio Corghi all’Accademia Musicale Chigiana e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ricevendo dal Presidente della Repubblica il Premio «Goffredo Petrassi» come migliore diplomata in Composizione. Per lo sviluppo della sua poetica e del suo universo sonoro, che si articola tra un gusto “materico” del suono e la ricchezza di registri e livelli compositivi, è stata di fondamentale importanza la collaborazione con solisti di fama internazionale, come Yuri Bashmet e I Solisti di Mosca, Rachel Andueza, Salvatore Accardo, Laura Gorna, Enrico Bronzi, David Geringas, Massimo Quarta, Vladimir Yurovski, Jacques Zoon, Arturo Tamayo, Vladimir Mendelssohn, Daniel Kawka, Lior Shambadal, Nathalie Dessay, il Quartetto di Cremona e il Quartetto Arditti.

Diversi i suoi lavori composti per il teatro, come il melologo «Orfeo. Flebile queritur lyra», interpretato da Maddalena Crippa, «L’angelo del Liponard. Un delirio amoroso», interpretato da S. Lombardi, «Faust. Tragedia soggettiva in musica» su testo di F. Pessoa, «La metamorfosi», su libretto tratto da F. Kafka, regia di Pier’Alli, «Le imperdonabili», ispirato ad Etty Hillesum su testo di G. Barbieri, regia di A. Pizzech e le musiche di scena per «Otello» di E. De Capitani.

Altri lavori includono il debutto di «Tre risvegli» su testo di P. Cavalli, regia di M. Martone, «Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa» in scena a Spoleto, oratorio per soli, coro e orchestra, in memoria delle vittime del terremoto del Centro Italia, lavoro poi ripreso a Bolzano e Milano, «Ciò che resta», per organico sinfonico, in prima esecuzione assoluta alla Fenice di Venezia, come anche «Eccessivo è il dolor quand’egli è muto», tratto dal «Lamento di Procrii» di F. Cavalli. Il suo «Orfeo» è stato più volte ripreso, rispettivamente con le voci recitanti di Sandro Cappelletto, Valter Malosti e in Francia, di Natalie Dessay per il Festival Présences Feminines di Toulon, poi nuovamente a Milano con la voce recitante di Maddalena Crippa, diretto da Patrick Fourniller. Dal 2018 inaugura il Festival di Spoleto con una “Trilogia di opere sul Mito”. Finora ha realizzato: «Minotauro», opera tratta dal racconto di Durrenmatt e diretta da Jonathan Webb, «Proserpine», opera su testo Mary Shelley, diretta da Pierre-André Valade. Il suo primo cd monografico In-Canto, è seguito da «Requiem», entrambi pubblicati per Dynamic.

È del 2020 l’uscita del cd Quartetti d’archi, interpretati dal Quartetto Nous. Vincitrice dell’European Composer Award di Berlino, è diventata membro del Comitato d’Onore Internazionale Viva Toscanini, della Società del Kalevala. È stata nominata dal Presidente Napolitano Cavaliere della Repubblica e nel 2017 il Presidente Mattarella le ha conferito il riconoscimento di Ufficiale della Repubblica. Insegna Composizione al Conservatorio di Benevento. Le sue opere sono pubblicate da Casa Ricordi

redazione

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