Cisl Scuola: “La scuola riparte in presenza da lunedì 10 gennaio, con tanti troppi dubbi”

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“La scuola riparte in presenza dal 10 gennaio, con tanti troppi dubbi”.

L’incontro convocato stamane dal Ministero dell’Istruzione con i sindacati per un’informativa sulle nuove regole per la gestione dei casi di positività previste dal decreto legge approvato lo scorso 5 gennaio anche se importante non può essere considerato soddisfacente, così come non soddisfa la nota trasmessa a tutti le istituzioni scolastiche nel primo pomeriggio.

Inoltre, l’incontro è stato aggiornato all’11 gennaio per approfondire temi importanti quali: quarantene, organico Covid, sostituzione dei docenti assenti. 

È fin troppo evidente che, inopportunamente, questi provvedimenti vengono emanati, ancora una volta, alla vigilia della ripresa delle attività scolastiche. 

Troppe le incongruenze:

  1. il disagio ricade sui dirigenti scolastici che sono costretti ad assumersi la responsabilità del controllo di una sorta di green pass per i ragazzi che devono avere accesso a scuola; è da evidenziare che le scuole anche sono state abilitate ad accedere alle banche date degli alunni vaccinati, in assenza di una norma di obbligo vaccinale. Ci troviamo, quindi, in una situazione paradossale perché non c’è l’obbligo vaccinale ma al tempo stesso ci dev’essere il controllo sul possesso o meno del green pass;
  2. viene reintrodotto il rispetto della distanza interpersonale di 2 mt, per esempio negli orari di mensa, senza considerare che le scuole, molto spesso, non hanno gli spazi mensa adeguati per il rispetto di tale distanza;
  3. la dotazione alle scuole di mascherine FFP2 non c’è stata ed al momento la promessa di consegna entro il giorno 10 sarebbe possibile solo con un intervento straordinario;
  4. piano trasporti: “si doveva fare di più”. In Puglia, il tavolo per l’avvio dell’anno scolastico che si doveva occupare anche di trasporti, è improvvisamente sparito nel nulla e, nulla di come siano state utilizzate le risorse per potenziare il piano stesso;
  5. in merito alla campagna vaccinale «la posizione favorevole della Cisl Scuola è nota da sempre»; appare fondamentale sensibilizzare di più e spiegare meglio e arrivare ad effettuare le vaccinazioni all’interno delle istituzioni scolastiche: attendiamo ormai da un anno che le 355 unità di personale sanitario individuate dalla Regione Puglia siano una vera risorsa.

Noi siamo per la scuola in presenza e in sicurezza ma in questo memento è chiaro che non ci sono le condizioni. Ritardare ha un senso soltanto se si passa dalle parole ai fatti: soltanto se il tracciamento e lo screening avvengono in maniera continuativa; soltanto se la campagna vaccinale è in grado di fornire delle risposte immediate, concrete dal punto di vista quantitativo nel giro di 1520 giorni”.

Roberto Calienno

CISL Scuola Puglia /

Redazione

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