Cisl: confermata la reggenza della Federazione agroalimentare

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Cisl: confermata la reggenza della Federazione agroalimentare

VII CONGRESSO REGIONALE FAI CISL PUGLIA, CONFERMATO ALLA REGGENZA PAOLO FRASCELLA.  

Si è svolto a Crispiano (TA)  il Congresso della Fai Puglia che ha confermato alla reggenza Paolo Frascella.  Tra gli interventi, anche il Segretario generale della Cisl Puglia Antonio Castellucci e il Segretario generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota.   

La valorizzazione del lavoro agroalimentare e ambientale, la sicurezza e i giovani  al centro del Congresso della Fai Cisl regionale. Sicurezza sul lavoro, contrattazione e welfare tra le priorità indicate da Paolo Frascella: “Bisogna rafforzare il protagonismo dei lavoratori: nei nostri comparti c’è stata meno sofferenza economica di tanti altri, anche nel pieno della pandemia, però le condizioni di lavoro e contrattuali sono ancora segnate da fenomeni di irregolarità o addirittura sfruttamento”, ha detto il sindacalista, ricordando il recente rilancio, da parte della federazione, della campagna Sos Caporalato  Tanti i lavoratori immigrati presenti nell’agroalimentare: “Persone che svolgono un ruolo fondamentale nel sistema produttivo regionale, oggi senza di loro alcuni comparti sarebbero in crisi per scarsità di manodopera: tutelare la loro dignità è per noi un principio etico fondamentale”, ha sostenuto Frascella.

“IL Congresso è un momento importantissimo dell’organizzazione – ha detto Paolo Frascella –  Il rapporto con la regione Puglia è migliorato dopo aver avuto un vuoto istituzionale, a causa della mancanza di un assessore all’agricoltura, settore che è il settore primario, immaginate i rallentamenti che si sono stati per accedere ai finanziamenti europei che non sono arrivati e dovevano arrivare. Fortunatamente  ora con Donato Pentasuglia, le cose vanno molto meglio e ci auguriamo che lo lascino lavorare. Continuiamo a portare avanti la nostra battaglia contro la lotta al caporalato, nonostante la legge 199, purtroppo dopo circa 7 anni ancora siamo in fase di rodaggio. Vanno bene controlli e sanzioni ma ancora manca un tavolo di concertazione con le parti datoriali per discutere delle problematica. Gli imprenditori agricoli, si lamentano per la mancanza di manodopera in Puglia, per lavorare hanno bisogno degli immigrati, ma non sono disposti a pagare quanto previsto dal contratto di lavoro. In puglia siamo riusciti a sottoscrivere 5 contratti di lavoro nelle 5 province pugliesi. Dobbiamo cambiare il futuro, perché quello che intravvediamo non è affatto rassicurante. Dobbiamo avere entusiasmo che non significa gettarsi sulle cose senza ragionare, ma incanalare l’energia verso gli obiettivi, verso i progetti, anche quelli più ambiziosi.”  

Ai lavori è intervenuto anche il Segretario generale della Cisl Puglia, Antonio Castellucci, che ha ribadito il sostegno della Cisl regionale al lavoro svolto dalla Fai nei territori pugliesi: “Un impegno di assistenza ai lavoratori e di prossimità che è risultato di grande valore in particolare con la crisi pandemica per puntare sull’inclusione sociale e il contrasto al caporalato. Anche il Pil pugliese ha un trend positivo – ha aggiunto Castellucci – ma occorre rendere strutturale la ripresa, e i quasi 4 miliardi ottenuti finora per i progetti regionali sono risorse importanti da mettere in campo proprio per questo. Il Pnrr rende ancora più urgente un patto sociale da declinare a livello regionale e territoriale per costruire concretamente la ripartenza, ad esempio realizzando le Zes, la Cis Brindisi Lecce, nuove politiche industriali e ambientali. Quanto alle capacità di spesa – ha detto Castellucci – è positiva l’inversione di tendenza della regione negli ultimi anni, ma la sfida 

è trasformare queste risorse in lavoro sicuro e di qualità, mentre purtroppo ancora registriamo dati drammatici sulla sicurezza, con 3 morti al giorno: al 30 novembre avevamo 80 decessi sul lavoro 

in Puglia, una situazione inaccettabile”. 

Al congresso è emerso che l’agroalimentare con i compatti connessi vale un quarto dell’intera ricchezza Nazionale infatti una impresa su 5 appartiene ad agricoltura e pesca che generano lavoro per oltre 1.2 milione di addetti. 

A concludere i lavori l’intervento del Segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, che ha sottolineato tra gli obiettivi principali quello di una giusta remunerazione per tutta la filiera agroalimentare: “Occorre aumentare la catena del valore, guardando non solo a produzioni agricole di eccellenza ma anche a una trasformazione alimentare virtuosa, capace di produrre posti di lavoro stabile e ben contrattualizzato”, ha detto. Al centro del suo intervento, le opportunità offerte dal Pnrr “per colmare i divari sociali, territoriali e infrastrutturali”. “Oggi però – ha aggiunto– vediamo una politica distratta dal rischio di scelte demagogiche, dal sapore elettorale, invece bisogna investire seriamente le risorse per dare alle generazioni future un Paese nuovo, una società più equa, un pianeta rigenerato, dunque serve una gestione partecipata e concertata affinché ogni euro speso si traduca in occupazione, qualità della vita, tutela ambientale”. In occasione del Congresso, il Segretario Generale Onofrio Rota e il reggente regionale Paolo Frascella hanno ricordato Hope, giovane nigeriana morta in un ghetto e mai  “Ghetti e baraccopoli – ha ribadito Rota ricordando Hope la giovane nigeriano che ha perso la vita a Borgo Mezzanone  – rappresentano una violenza assoluta verso i lavoratori e la persona, le istituzioni non siano complici chiudendo gli occhi o addirittura giustificandone l’esistenza”. 

Redazione

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