Cassa Prestanza, tempo scaduto: dichiarazione di Francesco Capodiferro, Segretario Generale della Cisl Fp barese

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COMUNICATO STAMPA
Cassa Prestanza :Tempo scaduto!

La Cisl Funzione Pubblica di Bari, prende atto dell’assoluta indifferenza delle “istituzioni” e promuove un ricorso contro il Comune di Bari per ottenere, in favore dei ricorrenti, lavoratrici e lavoratori iscritti all’Ente assistenziale e previdenziale istituito dal comune di Bari oggi in liquidazione per crisi di sovraindebitamento, il risarcimento del danno patrimoniale subito .

Riteniamo, dichiara Francesco Capodiferro Segretario Generale della Cisl Fp barese, che la Cassa  sia un organismo pubblico a controllo pubblico e che pertanto la crisi patrimoniale possa e debba essere gestita dall’Ente che aveva ed ha tutti gli strumenti normativi e finanziari  per farvi fronte . Il tempo della ricerca di soluzioni attraverso il confronto con le istituzioni locali e nazionali è terminato con un nulla di fatto e ha visto la “politica” defilarsi e sparire completamente dalla scena.

A questo punto della vertenza , prosegue Capodiferro, considerato che le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Bari che per anni hanno versato parte della loro retribuzione rischiano di rimanere con un pugno di mosche in mano e perdere i risparmi di una vita nell’assoluta indifferenza di quanti avrebbero potuto e dovuto vigilare sia su la legittimità dell’organismo che su la sua sostenibilità finanziaria funzionale ad  uno Statuto approvato con delibera consiliare, lasceremo che siano i giudici ad esprimersi in merito a  eventuali responsabilità, dirette e indirette,  da parte dell’Ente fondatore (Comune di Bari) e quindi a dover risarcire i danni patrimoniali eventualmente cagionati a quanti hanno aderito al ricorso promosso dalla Cisl Fp.

Siamo consci che il Comune di Bari, utilizzando i soldi dei cittadini baresi, si opporrà a una tale evenienza, ma a costo di giungere fino alla Corte di Giustizia Europea  chiederemo ai danneggiati di non arretrare di un solo passo: non possono sparire nel nulla oltre 15 mln di euro di ignari lavoratori senza che nessuno sia chiamato a risponderne!

redazione

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