Budapest scopre le musiche del pugliese Antonio Pansini

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Da Molfetta a Budapest. Viaggiano tra Puglia e Ungheria le musiche inedite di Antonio Pansini (1703-1791), il compositore e sacerdote molfettese, tra gli esponenti della cosiddetta Scuola Napoletana, al quale la Cappella Musicale Corradiana e il festival Anima Mea rendono omaggio riscoprendo alcune sue opere sacre, sinora sconosciute, con un doppio concerto in programma lunedì 16 aprile nella chiesa di Sant’Andrea di Molfetta (ore 20.30) e sabato 21 aprile nella Chiesa dei Gesuiti di Budapest per l’Istituto Italiano di Cultura (in collaborazione con la società Papageno).

 

Nell’esecuzione dell’Officium, cioè dell’Ufficio del Giovedì Santo, il cui manoscritto è stato ritrovato nell’Archivio Diocesano di Molfetta, saranno impegnati specialisti del repertorio antico, i soprani Annamaria Bellocchio ed Ester Facchini e i musicisti Gaetano Magarelli (organo), Gioacchino De Padova (viola da gamba) e Antonio Magarelli (basso e maestro di concerto).

Allievo di Francesco Durante e Leonardo Leo a Napoli ed ordinato sacerdote a Caserta nel 1726, Pansini divenne organista e maestro di Cappella della Cattedrale di Molfetta, incarico che mantenne sino alla morte. Della sua produzione sopravvivono soltanto opere sacre vocali che coprono tutto il periodo liturgico della Quaresima, e della Settimana Santa in modo particolare, con l’Ufficiatura pressoché completa del triduo pasquale. Le fonti a disposizione sono numerose e reperibili presso gli archivi diocesani regionali e presso alcuni archivi statali sul territorio nazionale. E molti dei frontespizi delle copie manoscritte dicono quanto le opere di Pansini fossero richieste nelle diocesi della provincia. La riscoperta della sua produzione rappresenta, pertanto, un altro passo nella ricostruzione di quello sterminato puzzle che si chiama Scuola Musicale Napoletana e che la Cappella Musicale Corradiana e il festival Anima Mea si propongono di completare con una produzione editoriale e discografica.

redazione

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