Bari, udienza preliminare a presunti affiliati al clan Capriati: controllavano il Porto

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Con la costituzione delle parti civili, ADSP MAM (Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale), Ministero dell’Interno, Agenzia delle Entrate, Cooperativa Ariete e Associazione Antiracket Puglia, è cominciata l’udienza preliminare nei confronti di 37 persone, presunte affiliate al clan Capriati di Bari e di un funzionario dell’agenzia delle entrate.

Sono tutti accusati a vario titolo di associazione mafiosa, traffico e spaccio di droga, aggravati dal metodo mafioso e dall’uso delle armi, porto e detenzione di armi da guerra, estorsioni aggravate dal metodo mafioso e continuate, furti, truffa e induzione indebita a dare o promettere utilità. Stando alle indagini della Dda di Bari, coordinate dal pm Isabella Ginefra, che nei mesi scorsi ha chiesto il rinvio a giudizio degli imputati, il clan aveva assunto di fatto il controllo del servizio di assistenza e viabilità nel porto di Bari(più della metà dei 44 dipendenti della coop che gestisce quei servizi sono risultati pregiudicati o loro familiari).

ansa

redazione

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