Bari: Red – Reddito di dignità, oggi a Pota Futuro la sigla dei primi tre contratti di tirocinio

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Sono stati sottoscritti questa a mattina a Porta Futuro i primi tre patti di tirocinio ReD – il Reddito di Dignità, da altrettanti cittadini baresi ammessi alla misura introdotta dalla giunta regionale pugliese per contrastare le povertà e favorire l’inclusione sociale.

Entro la fine di giugno saranno in quattrocento i baresi chiamati a siglare l’avvio del tirocinio che, per dodici mesi, consentirà loro di percepire il sostegno al reddito previsto a fronte di un’esperienza lavorativa da svolgersi presso le realtà ospitanti che hanno aderito alla misura.

Ad assistere alla sigla l’assessora alle Politiche del Lavoro Paola Romano, che ha voluto incontrare i neo tirocinanti: “Dopo la presa in carico avvenuta negli scorsi mesi – ha commentato – da oggi partiamo con la sottoscrizione dei patti e l’avvio concreto dei tirocini. Oggi ho voluto essere qui per augurare in bocca al lupo ai primi tre baresi che hanno avuto accesso a questa misura e che, materialmente, iniziano un’esperienza importante di lavoro e formazione, due in un’impresa di pulizie e una in un parrucchiere cittadino. A Bari abbiamo già 700 posizioni aperte offerte da 108 realtà, per la stragrande maggioranza soggetti privati, che accoglieranno i tirocinanti nei prossimi mesi. Un risultato significativo che ci conferma da un lato l’attenzione di un’intera comunità su temi sensibili e delicati come quello della ricerca del lavoro e, dall’altro, il grande lavoro portato avanti fin qui dai Servizi sociali comunali e dagli orientatori di Porta Futuro, che ringrazio”.

 RED

 Il Reddito di Dignità regionale è una misura di integrazione del reddito “universalistica”, a cui cioè possono accedere tutte le persone che si trovino in difficoltà economiche e in condizioni di fragilità sociale tali, anche temporanee, da essere al di sotto delle condizioni minime per una esistenza almeno accettabile. Il Red è uno strumento di contrasto alla povertà assoluta e insieme di supporto a un percorso più ampio di inclusione sociale e di accesso a nuove opportunità di inserimento sociolavorativo.

In questo percorso individuale, l’aiuto economico, quale indennità per la partecipazione a un tirocinio o ad altro progetto di sussidiarietà, è di sicuro importante, ma è anche una delle componenti del patto di inclusione sociale attiva, insieme al supporto formativo e ai servizi sociali alla persona e alla famiglia connessi alle specifiche situazioni di bisogno.

Si tratta, quindi, di un patto forte tra chi beneficia di ReD e del suo nucleo familiare con i Servizi sociali dell’Ambito territoriale di riferimento ma anche con la intera comunità in cui si vive.

 Concorrono alla realizzazione della misura del Reddito di Dignità:

  • l’intera filiera istituzionale degli Enti locali e degli altri enti pubblici (comprese le ASL, gli istituti scolastici, le istituzioni culturali, le ASP, le società partecipate, ecc…) che partecipano all’istruttoria delle domande (i Comuni) e che presentano le manifestazioni di interesse ad ospitare progetti di tirocinio per l’inclusione in cui impiegare i destinatari di ReD
  • tutte le realtà produttive di piccole medie e grandi dimensioni attive nel sistema economico pugliese, le organizzazioni del Terzo Settore, le parrocchie, le OO.SS. e le Associazioni di categoria con le rispettive reti di CAF e Patronati, e tante altre associazioni private che presentano le manifestazioni di interesse ad ospitare progetti di tirocinio per l’inclusione o progetti di sussidiarietà in cui impiegare i destinatari di ReD
  • i cittadini che abbiano i requisiti per accedere alla misura del Reddito di Dignità e che nella fase iniziale presentano specifica domanda di accesso, mentre nella fase successiva alla ammissione al ReD sottoscrivono con l’Ambito territoriale di riferimento il patto individuale per l’inclusione sociale attiva.

 

di Antonio Carbonara

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