Bari: questa mattina il sopralluogo dell’assessore Galasso nei vani tecnici sottostanti la fontana di piazza Moro

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Questa mattina l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso ha effettuato un sopralluogo nei locali tecnici sottostanti la fontana di piazza Moro, accompagnato dai tecnici comunali, di Aqp e Amiu e dai rappresentanti dell’impresa titolare della manutenzione in corso.

La ricognizione si è resa necessaria nell’ambito dell’accordo quadro per la manutenzione delle fontane cittadine, di cui quella storica di piazza Moro rappresenta un elemento di grande valore e pregio.

Dopo aver riattivato le fontane di corso Cavour e piazza Garibaldi, infatti, in queste ore si sta procedendo al riempimento delle tre fontane di piazza Europa al San Paolo e al ripristino della fontana del giardino Mimmo Bucci al Libertà. L’intervento sulla fontana di piazza Moro si è reso necessario in quanto, allo stato attuale, funziona solo il getto principale, mentre quelli laterali, che sembrerebbero alimentati con differenti pompe, sono parzialmente fuori uso. La fontana, inoltre, necessita di pulizia e lavaggio generale.

“È stata una piacevole sorpresa – commenta Giuseppe Galasso – scoprire una città sotterranea con due grandi locali, uno dei quali ospita le apparecchiature tecnologiche a servizio dell’impianto, con i sistemi di carico e scarico dell’acqua e con un imponente e articolato sistema di pompe per il funzionamento dei diversi getti di cui la fontana si compone. All’interno è finanche presente un vano tecnico adibito ad officina dove storicamente venivano effettuate le riparazioni delle parti tecnologiche, spesso costituite da pezzi molto pesanti, in quanto risultava più conveniente non portarli in superficie, bensì ripararli direttamente negli ampi locali al di sotto la piazza.

I vani tecnici della fontana sono molto grandi ed estremamente articolati, spesso pieni perché utilizzati come deposito per lo stoccaggio di vecchi tubi, quadri elettrici, lamiere e materiale vario che contiamo di rimuovere e smaltire con la collaborazione di Amiu. Molto caratteristici sono anche i corridoi con lunghi camminamenti che conducono ad una grossa botola di accesso ubicata in prossimità della garitta della polizia municipale, come pure altri a geometria circolare che scorrono tutto intorno alla fontana su cui sono presenti finestre e vecchi corpi illuminanti, ormai fatiscenti e non funzionanti, che in passato conferivano alla fontana un’illuminazione scenica, certamente articolata, che ci piacerebbe molto recuperare.

Dai locali tecnici si accede, attraverso una grossa apertura verosimilmente realizzata alcuni decenni fa, all’interno di un grande spazio, di circa 150-200 metri quadri, in ottimo stato di conservazione, in passato utilizzato come centrale elettrica Enel, che non abbiamo potuto ispezionare in quanto parzialmente allagato, probabilmente a causa di una perdita idrica o fognaria nelle vicinanze. Per quest’ultimo i tecnici di Aqp si sono impegnati a individuare al più presto il guasto, riparandolo in modo da poter rendere praticabile questo grande ambiente. In particolare, questo grande locale dispone di un accesso autonomo, di fronte all’ingresso delle FAL, in adiacenza del chioschetto presente sotto le alberature che, opportunamente adeguato e allargato, potrebbe costituire un comodo ingresso dall’esterno, aprendo possibili ipotesi di utilizzo di questo ambiente tutte da valutare.

Il nostro obiettivo è restituire l’effetto scenico originario della fontana rimettendo in funzione tutte le componenti di getto dell’impianto storico, incluso quello d’illuminazione e, successivamente, recuperare i locali tecnici, oggi pieni di oggetti di ogni genere e vecchi quadri elettrici, che provvederemo a breve a liberare, non escludendo di poterli aprire alla conoscenza della città. Verificheremo la fattibilità dell’intervento che potrebbe consentire una nuova funzione didattica a questi spazi, in modo da poter mostrare le modalità di funzionamento di una fontana storica e la maestria messa in campo da Aqp, che realizzò l’opera ceduta in gestione al Comune alcuni decenni fa”.

di Antonio Carbonara

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