Bari: manifestazione nazionale unitaria contro il caporalato (25 giungo 2016)

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Sindacati in corteo a Bari il 25 giugno, dalle ore 9.30 in piazza Castello, per dire no al caporalato e rilanciare la centralità della contrattazione nella lotta allo sfruttamento del lavoro in agricoltura. Lo hanno deciso le Segreterie di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil riunitesi ieri a Roma. I tre sindacati di categoria manifesteranno a Bari per rilanciare le proprie proposte e far sì che Governo e istituzioni accelerino l’approvazione del Ddl 2217, varato a novembre e fermo in Senato.

All’iniziativa nazionale unitaria interverranno i tre Segretari generali insieme a lavoratori ed esponenti della società civile. La manifestazione ha anche la finalità di incalzare le associazioni datoriali di fronte alla necessità di chiudere, presto e bene, i negoziati sui Cpl.

“A Bari per chiedere al Governo di approvare il Ddl caporalato”. Così Pasquale Fiore  segretario generale FAI CISL Bari  illustra i temi dominanti della mobilitazione nazionale indetta per sabato prossimo.” La scelta di Bari, in Puglia, per una mobilitazione nazionale ha un forte valore simbolico: sia per l’importanza del nostro comparto agroalimentare, sia per la delicatezza dei problemi legati al lavoro nero e al caporalato. Perciò è importante dare un segnale di autorevolezza e di compattezza al governo. L’impegno per la legalità, per la difesa dei diritti dei lavoratori, per la lotta al lavoro nero, deve tornare ad essere una priorità nell’agenda del Governo nazionale e regionale” – conclude  Fiore

Vogliamo lanciare un messaggio chiaro e forte al Governo e al Parlamento – affermano in una nota congiunta Luigi Sbarra, Ivana Galli e Stefano Mantegazza alla guida rispettivamente di Fai, Flai e Uila – e dire che il tempo degli annunci è finito. Si individui una corsia preferenziale per il provvedimento, o ci troveremo presto di fronte a nuove vittime dello sfruttamento, della violenza, di vere e proprie forme di schiavismo”. Piaga alla quale bisogna rispondere con le ispezioni e il rispetto delle leggi, ma anche puntando ad innalzare la qualità del lavoro agricolo attraverso il coinvolgimento attivo delle parti sociali. Occorre perciò dare “funzioni territoriali alla Cabina di regia istituita presso l’Inps e rafforzare la Rete del lavoro agricolo di qualità, con l’attivazione di specifiche funzioni sul territorio e l’introduzione di misure premiali per le imprese in regola con il Ccnl e i Cpl”. Centrale resta infatti “il ruolo della contrattazione decentrata e della bilateralità contrattuale, leve insostituibili per innalzare la qualità del lavoro”.

La manifestazione è stata decisa nell’ambito di una riunione in cui Fai, Flai e Uila hanno preso impegni comuni anche sulla necessità di rilanciare l’azione contrattuale consolidando le posizioni unitarie sui tavoli di rinnovo ancora aperti: dai Consorzi di bonifica alla panificazione; dall’ artigianato alimentare ai consorzi agrari; dagli impiegati e le cooperative agricole alla cooperazione pesca. Fondamentale inoltre riconquistare il tavolo dell’Associazione allevatori e quello dei forestali.

Per quanto riguarda il comparto Forestazione, in particolare, si è convenuto sulla necessità di innalzare il livello della mobilitazione, per far ripartire un confronto che porti al rinnovo di un contratto scaduto ormai da quattro anni. “Abbiamo chiesto ufficialmente al ministro Martina e al Presidente della conferenza della Regioni Bonaccini di sbloccare l’assurda condizione che priva il tavolo della trattativa di una controparte pubblica. Ci auguriamo che nell’incontro convocato per mercoledì 8 giugno dal Presidente Bonaccini si possa colmare un vuoto che di fatto nega ai lavoratori del settore il diritto alla contrattazione. Questa mancanza è semplicemente vergognosa e non può più essere tollerata. In assenza di risposte celeri, già da luglio siamo pronti ad avviare iniziative di lotta e mobilitazione”, concludono i Segretari generali di Fai, Flai e Uila.

Fonte: Ufficio Stampa Cisl Bari

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