BARI INTERNATIONAL GENDER FESTIVAL: Il BIG prosegue con «O Futuro é Ancestral», spettacolo coreutico del collettivo “Sine Qua Non Art”

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BARI INTERNATIONAL GENDER FESTIVAL

 

 

Il BIG prosegue con «O Futuro é Ancestral», spettacolo coreutico del collettivo “Sine Qua Non Art”, una “mostra” in movimento pensata per spazi non convenzionali.

Giovedì 28 novembre – ore 21

Polo Bibliotecario Regionale (Sala Conferenze, ex Caserma Rossani) – Bari

 

Giovedì 28 novembrealle 21, nella Sala Conferenze del Polo Bibliotecario Regionale di Bari (ex Caserma Rossani, via Vitantonio De Bellis 47) prosegue il BIG – Bari International Gender Festival: in scena la performance coreutica «O Futuro è Ancestral», del collettivo «Sine Qua Non Art», formato da Christophe Béranger e Jonathan Pranlas-DescoursSul palco, oltre a Béranger e Pranlas-Descours, anche Felipe Vian e Fabio Motta. Biglietti su dice.fm e al botteghino in sede, info su bigff.it.

 

Si tratta di una “mostra” in movimento, pensata per spazi non convenzionali. Portando il peso del cemento come metafora della nostra civiltà e del nostro passato coloniale, sottolineando la vulnerabilità umana, il rituale Shibari mira alla solidarietà tra i popoli come unica soluzione alla disintegrazione della società. Un messaggio umano e queer, per sollevare le nostre montagne ancora e ancora, per costruire e ricostruire i colossi dai piedi d’argilla, vulnerabili ma potenti, costruttori di domani, per reinventare il legame, per mostrare la forza di coloro che si uniscono, tutti noi, i popoli di ieri, di oggi e di domani. Un’ode al bisogno di decelerazione del nostro mondo e alla lentezza dell’umanità.

 

Christophe Béranger e Jonathan Pranlas-Descours sviluppano una creazione mutevole, sfuggente e assertiva che incarna le contraddizioni del nostro mondo. Come “coreografi della materia”, basano le loro creazioni su una scrittura scenica ibrida e collaborativa, utilizzando la porosità tra performance dal vivo e arti visive come chiave per studiare i corpi in movimento. Vedono il corpo come un vettore di significato per il corpo politico di oggi. Ogni creazione è presentata come un manifesto, che rivela le contraddizioni del nostro mondo e rafforza l’esperienza del pubblico attraverso un tempo e una forma di performance dedicati.

CREDITI

 

BIG | Bari International Gender Festival è promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive), sostenuto dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), Regione Puglia, PACT Puglia Culture a valere sul Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016 art. 15 comma 3, Puglia Culture, Comune di Bari, dall’Ufficio Tecnico – Tavolo Tecnico LGBTQI del Comune di Bari,  Ambasciata di Norvegia, il Performing Art Hub Norway e il patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo. Il festival è realizzato in collaborazione con Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ – Dipartimento ForPsiCOm, Archivio di Genere, Università LUM, Città Metropolitana di Bari – Biblioteca De Gemmis, Teatri Di Bari e Teatro Kismet, Fondazione Museo Pino Pascali, insieme a Articolo 12, ResExtensa, Toi Toi, Officina degli Esordi, Imago, Palazzo Fizzarotti, Fondazione H.E.A.R.T.H, Armata Brancaleone, Fondazione Dioguardi, Cantiere Evento, Octopost, Coordinamento Festival Lgbtq, Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore, Spine Bookstore, AiSG, LoStabile, Fondazione H.E.A.R.T, Aendor Studio, Dittongo, Experience Room,  Frulez, Buò.

Media partner Salgemma Project, Radio Uniba, Uzak.

 

Il Focus Arte contemporanea è realizzato in coproduzione con Spazio Murat.

redazione

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