Bari: al via“Dammi il 5!”, la campagna nazionale dei pediatri e nutrizionisti

0
1507

È stata presentata questa mattina a Palazzo di Città, alla presenza di una scolaresca della “San Giovanni Bosco”, “Dammi il 5!”, la campagna nazionale promossa da pediatri e nutrizionisti per insegnare ai bambini i principi di un’alimentazione sana.

Una serie di cartoni animati in cinque puntate, una guida per gli insegnanti, un libro di avventure per bambini, incontri formativi con le maestre nei 15 Comuni che hanno aderito al progetto patrocinandolo, un evento finale nei teatri, dedicato ai piccoli e ai loro genitori e uno speciale concorso tra scuole.

I protagonisti di tutte queste iniziative educazionali sono 5 super-eroi: Cric, Memo, Scudo, Alma e Luce, che rappresentano i colori della salute legati alla frutta e alla verdura: bianco; blu/viola; giallo/arancione, rosso e verde. Saranno loro ad aiutare i pediatri e i nutrizionisti ad insegnare ai bambini italiani l’importanza di una corretta alimentazione quotidiana. Sono questi gli obiettivi della campagna “Dammi il 5!”, ideata e realizzata da Mati Group con il contributo scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, la collaborazione della Società Italiana di Pediatria (SIP), della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e dell’Associazione Italiana di dietetica e nutrizione clinica (ADI).

“Un bimbo italiano su tre è in sovrappeso – afferma il dott. Del Vecchio, consigliere nazionale SIP -. Sebbene si osservi una inversione di tendenza negli ultimi anni, il dato rimane ancora alto, soprattutto nelle regioni meridionali. Le cause dell’eccesso ponderale sono costituite dagli errori dietetici con un’alimentazione squilibrata e troppo ricca di grassi ed uno stile di vita non corretto basato su una diffusa sedentarietà che interessa attualmente il 16% dei giovanissimi. Sei su dieci passano troppo tempo davanti a TV e videogiochi. Si tratta, quindi, di educare i bambini fin dalle prime epoche di vita ad una corretta alimentazione e a condurre una sano stile di vita. Abbiamo perciò deciso di scendere in campo e sostenere questo innovativo progetto di prevenzione per evitare che i nostri bambini diventino giovani o adulti con patologie croniche”.

In questa settimana partirà il tour di Dammi il 5 con incontri nelle scuole di 15 Comuni in 5 diverse regioni, con l’interessamento non solo degli studenti delle scuole primarie, ma anche degli insegnanti e delle famiglie. Saranno tenute speciali lezioni di salute, distribuito materiale informativo e proiettate le cinque puntate dei cartoni animati con le avventure dei super-eroi della salute.

Il progetto, realizzato grazie al supporto non condizionante di Menarini, prevede anche la realizzazione di uno speciale concorso tra le scuole primarie coinvolte: “OSCAR di Dammi il 5!”. Tutte le classi si sfideranno nell’ideazione di nuove storie di avventure dei cinque super eroi, producendo elaborati che devono avere come protagonista un personaggio totalmente nuovo e inventato dai bambini. In ogni città sarà organizzato un evento finale, durante il quale i super eroi “in persona” consegneranno alla scuola vincitrice del concorso un premio, che sarà offerto da General Beverage, azienda specializzata nella distribuzione di acqua microfiltrata e di bevande sostenibili.

“La mission più importante e qualificante per il pediatra di famiglia è senz’altro la ‘prevenzione’ in diversi ambiti attinenti al bambino e a quella nutrizionale in particolare, alla luce del preoccupante aumento o persistere dei casi di sovrappeso ed obesità – aggiunge il dott. Praitano, consigliere regionaleFIMP Puglia -. Tale impegno inizia sin dalla prima visita consigliando la corretta alimentazione alla nutrice e al neonato e continua in occasione dei periodici bilanci di salute; nel corso dei primi 2 anni il feeling pediatra-famiglia è ottimo ma ben sappiamo come con la socializzazione del bambino e l’aumento della sua autonomia portino al rischio concreto di disattendere quelle che sono le corrette indicazioni. Nella 2a e 3a infanzia il pediatra riveste un ruolo di vera e propria sentinella in campo nutrizionale, conscio del rischio sovrappeso/obesità in un bambino che a 3 anni pesi circa 20 kg tipico dei 6 ani di età (early adiposity rebound) ed inoltre che un bambino sovrappeso/obeso a 6 anni ha il 25% di rischio obesità da adulto e ben del 75% se si è sovrappeso/obesi a 9 anni. La previsione di un danno futuro legato ad una scorretta alimentazione non sempre viene percepita nella giusta maniera con la conseguenza che una percentuale variabile oramai tra i 30 e il 36% dei nostri bambini è in sovrappeso/obesità e quindi a rischio di essere vittima delle famigerate malattie del benessere (ipertensione, sindrome metabolica etc). Cosa si è fatto e cosa si potrà fare in futuro? Bisogna ammettere che l’azione di counseling limitata al binomio pediatra/famiglia non ha funzionato in termini di outcome a distanza come sperato per vari motivi, non ultimo la presenza di fattori eredo-familiari per obesità e scarsa adesione alle linee guida da parte di chi gestisce il bambino.

È auspicabile e oserei dire improcrastinabile ampliare il team pediatra nutrizionista e famiglia coinvolgendo altri stakeholders, quali la Scuola le Società Scientifiche e tutti quei Professionisti che possano contribuire ciascuno con le proprie competenze al raggiungimento di un obiettivo che riporti l’Italia ad essere veramente la Patria della Dieta Mediterranea, togliendola dal novero dei paesi P.I.G.S. (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna) che detengono il record di bambini sovrappeso e obesi. Ben venga il progetto “Dammi il 5?” che ha il merito originale di poter coinvolgere non solo la famiglia ma direttamente anche il bambino, utilizzando tra l’altro una tecnica mediatica cara al mondo infantile, quella dei cartoni animati e dei giochi didattici”.

“Più del 50% delle madri di giovani obesi è convinta che la quantità di cibo consumata dal figlio sia corretta – sottolinea la dott.ssa Lagattolla, presidente regionaleADI -. Solo il 25% dei bambini consuma tutti i giorni cinque porzioni di frutta e verdura, così come raccomandato dalle autorità sanitarie mondiali. Quattro su dieci non fanno una colazione adeguata prima di andare a scuola. È quindi necessario aumentare il livello di informazione e consapevolezza sulla corretta alimentazione, sia tra la popolazione infantile sia tra quella adulta. Per educare alle giuste abitudini alimentari sono stati scelti strumenti piacevoli, divertenti, chiari e facilmente comprensibili come libri e cartoni animati”.

“Il grave eccesso di peso è un problema mondiale, con un interessamento diverso nelle varie regioni – sostiene la dott.ssa Nicodemo, nutrizionista della U.O. Educazione Alimentare dell’Ospedale PediatricoBambino Gesù di Roma. In Italia le regioni del Sud sono maggiormente interessate da questo fenomeno In Campania, per esempio, il tasso di sovrappeso/obesità interessa 1 bambino su 2 (47.8% dei bambini secondo i dati Okkio alla Salute 2014) mentre in Lombardia solo il 23.6% è interessato. Alla base di queste differenze ci sono motivi culturali e sociali, ma soprattutto la sedentarietà e l’abbandono da parte dei giovani della dieta mediterranea e l’orientamento verso stili alimentari ricchi di grassi e carboidrati semplici e scarsi in fibra. L’accentuata selettività per determinate categorie di alimenti, quali frutta, verdura, legumi e pesce, contribuisce negativamente nella diffusione del fenomeno. Nonostante i dati 2014 di “Okkio alla SALUTE” riportino un aumento del consumo di frutta e/o verdura del 2% rispetto al 2012, rimane comunque ridotto, come evidenziato da una ricerca del nostro ospedale in una scuola media di Roma in cui solo il 23,7 % consuma quotidianamente 5 porzioni di frutta e verdura; mentre il 30,8 % non consuma alcuna porzione di frutta al giorno e il 54,4% nessuna di verdura. L’approccio più efficace rimane quello di stimolare un percorso multisensoriale positivo che porti all’assaggio sia in famiglia che a scuola. Infatti, come emerso da un recentissimo studio americano (Bezbaruah and Brunt, 2017) sulle preferenze di frutta e verdura nei bambini di età compresa tra 9 e 11 anni, l’assaggio di nuove tipologie di frutta e verdura è un fattore importante di gradimento insieme con fattori sensoriali come il gusto, l’aspetto e l’odore. Con “Dammi il 5!” vogliamo stimolare i ragazzi ad un approccio positivo proprio verso quei cibi meno graditi, ma fondamentali nella prevenzione del sovrappeso.”

“Educare in maniera divertente e insolita è la strategia della mia società, da sempre impegnata a produrre progetti per bambini sulla sana alimentazione – afferma la dott.ssaCarpino, autrice del progetto “Dammi il 5!” e amministratore delegato di Mati Group, società specializzata nella comunicazione sul benessere – Il titolo è strategico ed emblematico. Sono partita da Dammi il 5 come gesto che vuole rappresentare segno di soddisfazione e gratitudine. E poi sono giunta a creare 5 super eroi, che rappresentano i 5 colori della salute. Il nostro scopo è quello di suscitare nei bambini il desiderio di immedesimarsi nei nostri fantastici eroi e quindi cercare di imitarli, mangiando molta frutta e verdura per diventare come loro. Una volta fatto potranno battersi il 5 e sentirsi soddisfatti. Tutta la campagna ha il bollino dei vertici istituzionali della pediatria e della nutrizionistica italiana e quindi i contenuti sono validi da un punto di vista scientifico. Il nostro auspicio è che, grazie ad iniziative di questo tipo, sempre più bambini e adulti percepiscano l’importanza di una sana alimentazione e di uno stile di vita corretto”.

“Ringrazio la Mati group, l’Ospedale pediatrico Bambin Gesù e tutti i partner di progetto – commenta l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano – : parlare di corretta alimentazione è un importante investimento per la salute dei nostri bambini e un modo per prevenire l’obesità e tante altre patologie legate al sovrappeso. Una volta alla settimana ho l’abitudine di pranzare con i bambini nelle scuole e mi rendo conto che, per una corretta alimentazione, accanto all’esempio delle famiglie è importantissimo il lavoro fatto a scuola. Far comprendere attraverso il gioco cosa significa un’alimentazione sana, perché è importante mangiare frutta e verdura, specie se di stagione, e far sperimentare loro sapori e alimenti nuovi è un bagaglio di conoscenza importante che i bambini porteranno con sé nel loro percorso di vita. Uno dei problemi più grandi è la selettività: i bambini sono sempre più selettivi nella scelta dei cibi e questo deriva dalle esperienze fatte nei primi anni di vita. Per questo è importante educarli si da piccoli ad una dieta equilibrata e varia”. 

di Antonio Carbonara

LASCIA UN COMMENTO