“Alma diletta” (Beloved): Irene Gianeselli Miglior attrice in Svezia

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Dopo “Il misuratore del Mondo” (2021), Irene Gianeselli firma sceneggiatura, regia e musiche originali di “Alma diletta” (2022) di cui è interprete. Il cortometraggio, prodotto dall’Associazione Felici Molti con il patrocinio morale del Comune di Campi Salentina (LE), presentato in anteprima al 23° Festival del Cinema Europeo di Lecce, le è valso il Premio come Miglior attrice allo Swedish International Film Festival di Arvika (Svezia), e il Premio per la Miglior regia con una Menzione d’onore al film al Sipontum Arthouse International Film Festival di Manfredonia (Italia) dove sarà proiettato il 6 gennaio 2023 al club La traccia nascosta (Manfredonia, Via San Francesco, 66) alle 20.30.

“Alma diletta” è il Best Women’s Film al Beyond the Curve International Film Festival di Parigi (Francia), è semifinalista al New York International Women Film Festival e al Sydney Indie Short Festival, finalista del Rome Outcast Indipendent Film Award.

Sinossi

Una giovane donna attraversa la sua solitudine, ricostruisce il senso del legame con la propria terra e con l’amore. Forse è proprio lei, Cecilia Capace Minutolo – la Principessa di Squinzano e poetessa che sposò Giovanni Enriquez marchese di Campi Salentina – che ritorna sui luoghi della sua vita. Ma il suo tempo non può conciliarsi con la storia che sembra sospesa e con l’apparente immobilità che agita gli ulivi malati di Xylella. Il vento dell’estate sfinita segna il passaggio irrisolto dell’amore tra le chiese e le edicole votive ai bordi delle strade che ascoltano un canto nuovo e antico perdersi in una lacrima.

Note di regia

La storia d’amore tra Cecilia Capece Minutolo e suo marito è commovente: dalla fine del 1600 ci arrivano le sue “Odi” in memoria dello sposo perduto, versi carichi di un senso sacro e alto dell’amore che vissuto così sembra un sentimento inconciliabile con il nostro tempo. Nella violenza che ritorna e si moltiplica nell’abbandono, nel passato che non abbiamo saputo e voluto elaborare e che per questo non ha pace, nel disastro ambientale che fagocita alberi malati e persone, ecco dove sta la caduta della nostra tenerezza di esseri umani. Ma si può ancora sognare, non si sa per quanto, e se il cinema è un sogno, allora almeno in questo spazio si può cercare la nostra voce, per prendere posizione contro il rifiuto della memoria e la perdita di senso. Si può ancora scegliere un amore che ci assomigli e che ci prenda la mano anche e soprattutto quando zoppichiamo per la strada.

Biografia regista

Irene Gianeselli nasce a Bari l’8 settembre 1997. Dopo la Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale (LM-65) è dottoranda in Scienze delle Relazioni Umane all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Diplomata in pianoforte al Conservatorio Piccinni di Bari, è giornalista e critico cinematografico del SNCCI. Dal 2016 dirige l’Ass.ne culturale Felici Molti – Compagnia dei Felici Molti. È la vincitrice del XIX Premio Fabrizio De André per la Poesia. È autrice di romanzi, articoli scientifici e monografie.

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