Al teatro Forma di Bari in scena domani 8 ottobre «Biancaneve e i due nanetti», con l’Anonima G.R.

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L’Anonima G.R. si ripresenta al Teatro Forma di Bari (via Fanelli 206/1): il duo, formato da Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli, torna in scena domenica 8 ottobre, alle 19, con uno storico spettacolo, che nel 2017 compie trent’anni: «Biancaneve e i due nanetti». Sul palco, insieme a Marmone e Schiavarelli, anche Mimmo Pesole. Lo spettacolo sarà replicato il 14, 15, 21 e 22 ottobre (alle 21 il sabato e alle 19 la domenica). Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Forma, su bookingshow.com. Infotel: 080.501.81.61.

 

 

Biancaneve e i due nanetti

La prima rappresentazione di Biancaneve e i due nanetti risale al luglio del 1987, di fronte ad una enorme platea di giovani, al Renoir Club di Bari, luogo di incontro d’eccellenza tra gli anni ’80 e ’90, animato dai giovanissimi Cesare Veronico e Maurizio Laurentaci. Furono loro a scritturare l’Anonima GR per tutta l’estate, con l’impegno di presentare un nuovo spettacolo ogni 15 giorni, cosa estremamente impegnativa sotto l’aspetto creativo, ma che pur sottoponendo gli attori e autori dell’Anonima ad uno stress notevole, li spronava alla ricerca di idee e nuove forme spettacolari. Infatti in quella estate furono realizzati cinque nuovi spettacoli tra i quali questa bizzarra favola su Biancaneve, che già al suo esordio ebbe un successo straordinario.

Lungi dall’essere una banale parodia, Marmone, con questo testo, prende in prestito la celebre favola dei fratelli Grimm per affrontare tematiche scottanti, a partire dall’inquinamento ambientale, causato dagli Orchi (metafora degli uomini senza scrupoli), avvezzi a scaricare rifiuti di ogni genere nei boschi: scorie radioattive, fusti di diossina, scarti della lavorazione del petrolio ed altri inquinanti infestano il bosco e fanno ammalare i sette nani che lo abitano. Cinque di loro finiscono in ospedale in fin di vita, mentre i due superstiti subiscono una terribile mutazione genetica, con uno sviluppo fisico che li rende alti, e quindi deformi per il loro standard di nani.

Per il realismo presente nello spettacolo, nelle repliche che seguirono, fu mal visto dai benpensanti, ma molto apprezzato dal pubblico soprattutto giovanile, che si sentiva coinvolto dalle problematiche che si evidenziavano.

Biancaneve e i due nanetti è lo spettacolo più rappresentato in assoluto tra tutti gli allestimenti teatrali dell’Anonima GR, che pur vanta notevoli record con le sue varie produzioni. Oltre che in Puglia, lo spettacolo ha girato in tutta Italia, da Cremona a Catania, da Torino a Napoli, dallo Zelig di Milano, a Roma (al Teatro Parioli prima e al teatro Colosseo poi), con un mese di repliche giornaliere.

Tante sono le generazioni che in questi trent’anni hanno applaudito Biancaneve e i due nanetti e che continuano ad apprezzare la pièce ancora oggi. È uno spettacolo che non invecchia: le problematiche denunciate sono rimaste purtroppo immutate, e nelle numerose repliche che si susseguono, il testo si arricchisce di nuove idee e spunti satirici. 

redazione

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