A Taranto stessi livelli d’inquinamento di Roma – lo studio dell’ ISS

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L’aria di Taranto è inquinata quanto quella di Roma, sia dal punto di vista della quantità di polveri sottili che della loro composizione e dell’effetto sulla salute.

Lo afferma uno studio dell’istituto Superiore di Sanità e dell’Arpa pugliese pubblicato sul sito dell’Istituto.
Lo studio è stato effettuato monitorando la qualità dell’aria in due punti della città, Statte e via Machiavelli, e confrontando i valori con quelli di una centralina di Roma e una in una zona rurale. Allo stesso tempo è stato analizzato un gruppo di mamme, per verificare una eventuale correlazione dell’inquinamento con l’endometriosi, e uno di bambini alla ricerca di eventuali problemi di sviluppo e neurologici. Tutti i test, hanno concluso gli esperti, hanno dato risultati simili tra Taranto e Roma. “Questo è uno studio importante basato non su indagini statistiche ma su dati sperimentali, ottenuti su una matrice biologica – afferma Walter Ricciardi, presidente dell’Iss -, e dimostra che negli ultimi due anni, quelli che abbiamo preso in considerazione, l’esposizione all’inquinamento non è diversa da quella di una qualsiasi grande città fortemente urbanizzata”.
Nello studio di biomonitoraggio e tossicità degli inquinanti presenti nel territorio di Taranto condotto dall’Istituto superiore della Sanità si rileva che “è comunque opportuno sottolineare che i risultati ottenuti nel corso di questa indagine, e le relative implicazioni sui livelli di contaminazione atmosferica nei siti studiati, sono specificamente riferibili ai periodi in cui sono stati effettuati i campionamenti, e possono non essere rappresentativi per periodi precedenti, in cui varie attività antropiche possono avere avuto un impatto diverso”. “Considerando i limiti intriseci dello studio in vitro, la bassa numerosità campionaria analizzata ed il limite temporale dei rilevamenti ambientali, i risultati dello studio – viene sottolineato – non possono ritenersi conclusivi e sono solo rappresentativi dei periodi in cui sono stati effettuati i campionamenti”. Con riferimento all’impatto degli inquinanti ambientali sulla salute riproduttiva femminile, le concentrazioni di PCDD, PCDF (diossine) e PCB nel siero – è scritto nello studio – “sono in linea con i valori osservati in un recente studio su gruppi di donne della popolazione generale italiana con caratteristiche confrontabili a quelle del presente studio”.

Ansa

di Antonio Carbonara

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