A Bari dei locali per gli “angeli” della solidarietà

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Sono stati consegnati questa mattina i due locali nei pressi del mercato Guadagni (alle spalle di piazza Sant’Antonio) che ospiteranno le attività delle associazioni cittadine impegnate a sostegno delle persone senza fissa dimora. Sono infatti terminati gli interventi di recupero degli spazi di proprietà comunale, al piano terra di via Tanzi, all’interno dei quali sarà attivato a breve un servizio per la fornitura di beni di prima necessità rivolto a cittadini italiani e stranieri in difficoltà.

22-06-16 sopralluogo locali per attività sfd

Dei locali nei quali organizzare le attività di solidarietà nella città di Bari. La singolare iniziativa vede protagonisti gli assessorati al Welfare e al Patrimonio , nelle persone di Francesca Bottalico e Vincenzo Brandi.

Il fine principale è quello di creare un nuovo presidio per l’accoglienza e la distribuzione di beni di prima necessità nei pressi della stazione centrale, luogo di ritrovo di tante persone senza fissa dimora.

Gli ambienti, che si estendono su una superficie di circa 40 metri quadrati, sono composti da due stanze e un bagno. I locali sono accessibili da due entrate. Le spese relative ai lavori di riqualificazione dei locali, dell’importo di circa 17mila euro, sono state sostenute dalla ditta “De Carne Onofrio rappresentanze” che, secondo il vigente Regolamento comunale sulle sponsorizzazioni, ha presentato un’offerta sull’avviso di sponsorizzazione tecnica a copertura dell’intervento di manutenzione pubblicato dall’assessorato  al Welfare.

“Questa mattina sono andata personalmente a verificare le condizioni dei locali – commenta Francesca Bottalico – completamente rimessi a nuovo con cura ed entusiasmo dall’impresa e dagli imprenditori che hanno risposto al nostro invito. Una bella sinergia tra pubblico e privato che, ancora una volta, specialmente sui temi sociali, ha visto la realizzazione concreta di un intervento non estemporaneo ma finalizzato ad offrire risposte a bisogni reali in coerenza con una visione più complessiva. In questo modo abbiamo evitato sovrapposizioni o duplicazioni di interventi e creato spazi capaci di rappresentare un valore aggiunto, nonché un presidio sociali fisso e strutturato”.

 

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